Per la rubrica: Viva la Musica dal Vivo, raccolgo il racconto pulsante della musicista Marta La Noce, del suo ultimo concerto a Roma, insieme a Cecilia Lavatore, che ha toccato tematiche davvero fondamentali, anche, e, purtroppo, soprattutto, in questo periodo storico.
Ho il piacere di condividere il racconto di Marta La Noce, della sua esibizione che si è tenuta nell'ambito della manifestazione Poetry Vilage a Roma, pochi giorni fa.
Il 7 settembre, nel cuore verde del Parco della Caffarella, abbiamo vissuto una serata sospesa nel tempo. Insieme a Cecilia Lavatore, ho avuto l'onore di aprire per Cristiano Godano, la voce e l'anima dei Marlene Kuntz. Un palco che ci ha accolto con la sua energia antica e nuova, con il pubblico in ascolto attento, pronto a ricevere il nostro racconto.
Conosco bene il parco, conserva ancora un'atmosfera incantata, in cui si respira tutta la storia pregna di mito. È uno dei pochi posti in cui si possono ammirare ancora le lucciole, e immagino che il pubblico sia stato altrettanto entusiasta, invogliato dalla vostra proposta.
Abbiamo portato in scena "Libera", uno spettacolo che è nato senza che lo sapessimo, da canzoni e monologhi creati in momenti diversi, in vite separate. Le mie canzoni, nate dal mio vissuto, e le parole di Cecilia, figlie di riflessioni profonde e storie di donne straordinarie, hanno trovato un filo invisibile che le ha legate insieme. Come se, in qualche modo, il destino avesse deciso che queste storie dovessero incontrarsi.
Sul palco, le nostre voci si sono fuse per raccontare di donne che hanno lottato, che non si sono piegate di fronte alle difficoltà. C'era la forza delle rivoluzioni, piccole e grandi, personali e collettive, che attraversano le vite di tutte noi. E in quella sera così intensa, sotto il cielo aperto, abbiamo condiviso qualcosa di più della musica o delle parole: abbiamo condiviso la nostra verità.
E a voi, invece, intimamente, cosa vi ha lasciato dentro questa notte di scambio così intenso?
Questa notte, tra gli sguardi attenti e l'ascolto profondo, il nostro spettacolo è diventato vita, emozione pura. È stata una serata che porterò dentro per sempre, grata per la connessione sincera che si è creata tra noi e chi ci ascoltava, nel fluire di note e versi.
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